In ricordo del nostro compagno Bonzo, Angelo Crea, morto nella notte del 28 settembre c.a nell’ospedale di Polistena (RC).
Angelo nasce a Campo Calabro il 16 giugno del 1949. Nel 1967 aderisce al gruppo anarchico B. Misefari di Reggio Calabria con i compagni Rian e Angelo Casile ed è uno dei compagni più attivi. Con il gruppo aderisce alla FAGI, partecipa spesso ai congressi della FAI, frequenta a Roma la famiglia Rossi, i compagni Veraldo, Anna Pietroni , Raniero e Lina Antonelli.
Durante i moti di Reggio, Angelo svolgeva il servizio militare, ma con i compagni reggini aveva capito da subito le manovre dei fascisti e dei padroni e il manifesto scritto da Angelo Casile: “ Padroni Bastardi del capoluogo non sappiamo che farcene….”, chiariva da subito quella che era la questione dei moti e del capoluogo. Numerose sono le sue battaglie: contro la guerra in Vietnam, l’impegno antimilitarista, la protesta contro le navi americane nel porto di Reggio Calabria, la protesta contro la proiezione del film Berretti verdi nel cinema Margherita. Gli anni ’60-70 lo vedono a fianco delle lotte degli edili a Reggio Calabria e a Villa San Giovanni, con i lavoratori dell’OMECA (RC), con le lotte dei lavoratori della fabbrica LISA di Villa San Giovanni.
Dal 1972 in poi, con il Collettivo Operai-Studenti di Campo Calabro. partecipa alla lotta per l’occupazione della NES fabbrica elettromeccanica,alla battaglia per l’acqua con la popolazione della frazione Musalà; all’ambulatorio di Medicina Autogestita organizzato da due giovani ricercatori di Palermo, Dr.ri Giuseppe Enia e Silvio Maringhini. anima diversi laboratori artistici, musicali, artigianali, di teatro con il compagno Gianni Curatola, docente poi all’Accademia di Belle Arti, ecc…
Con 10 compagni di diversa provenienza geografica realizza l’esperienza d’un progetto comunalista a Campo Calabro. Gli anni ’70 , sono stati anni di intensa attività politica e culturale. Il Bonzo era interessato a tutto , aveva anche studiato musica, si diplomò in solfeggio – insegnò per brevi periodi – suonava la tromba, la chitarra ed aveva anche un pianoforte verticale a casa della madre.
Nella provincia reggina, in quegli anni sono attivi numerosi gruppi : Campo Calabro, Villa S.G, Palmi, Pellaro, Reggio Calabria, e sul versante jonico , importanti lotte si sono sviluppate ad Africo e Siderno, dove forte era la presenza libertaria. Le vicende di Africo contro il prete mafioso don Stilo, i ferimenti di Rocco Palamara e l’omicidio del cognato dei fratelli Palamara. In tutte queste lotte il Bonzo era sempre accanto ai compagni ed in prima linea, assieme al giovanissimo compagno Peppe Pangallo, che ci ha lasciati improvvisamente lo scorso anno.
Tante volte è stato aggredito dai fascisti, accoltellato, gli venne sparato e fu ferito, a Villa S.G e Reggio Calabria, e si è sempre difeso. Più recentemente nel 2013-15 ha partecipato anche ad una dura battaglia, di circa 2 anni , con il Comitato per la Tutela Ambientale di Campo Calabro, nato per combattere un impianto di conglomerati bituminosi e cementizi, e che è stato smantellato. Molti progetti ancora impegnavano il nostro compagno; in marzo si era iniziato a recuperare materiali sulle lotte di questo periodo in Calabria, per non disperdere la memoria storica, per farla conoscere ai ragazzi di oggi e soprattutto per riflettere su quel periodo e proporre oggi alcune forme di impegno culturale e sociale.
Un altro progetto importante è quello della Biblioteca RIAN, intitolata alla memoria del nostro compagno Rian, morto nel 2008 per leucemia. Il progetto è iniziato nel 2011, con alcune centinaia di libri , adesso siamo arrivati a 6.500 volumi va completato con uno spazio nuovo, adeguato, ed attrezzato perché diventi luogo di aggregazione, rivolto ai ragazzi e giovani. Il Bonzo ha svolto diverse attività lavorative nella sua vita: artigiano della pelle, insegnò ai giovani tossicodipendenti nella cooperativa Libero Nucera ,per alcuni mesi fece il marinaio su una petroliera, ma la sua attività preferita è stata soprattutto cuoco e ristoratore. Ha gestito diversi locali, ma la sua creatura è stata la realizzazione di un chiosco nella P.zza Municipio di Campo Calabro partendo da un piccolo spazio autocostruito.
Tutti i compagni che l’anno conosciuto e i ragazzi di Campo Calabro, lo ricordano con grande affetto e simpatia, per la sua grande umanità e disponibilità. Bonzo sarà con noi in tutte le nostre lotte future.
Pino Vermiglio